13 gennaio 2020

Dal Consiglio Comunale 19 dicembre 2019

OGGETTO: RISPOSTA INTERPELLANZA AVENTE IN OGGETTO “INTERPELLANZA RELATIVA ALLA GARA PER LA GESTIONE DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE DI VIA MADRE LAURA ED AI CONSEGUENTI ATTI PER LA LOCAZIONE DEL BAR E LA REALIZZAZIONE DI DUE CAMPI DI PADEL TENNIS” presentata dai gruppi consiliari Sulbiate Insieme e Insieme per Sulbiate 2018-2022 il 23/11/2019, protocollo numero 8533.

Signor Sindaco, colleghi consiglieri

PREMESSA
In risposta alla vostra interpellanza del 21 novembre 2019 vorrei innanzitutto inquadrare la situazione in cui abbiamo trovato il Centro Sportivo nel 2017, giusto perché è corretto che le minoranze esplichino il loro ruolo di controllo sulle azioni della maggioranza, ma utilizzare anche un po’ di onestà intellettuale e autocritica non fa mai male. La vostra interpellanza riguarda tre argomenti, non uno: la procedura di gara per l’affidamento del centro sportivo, la costruzione dei campi padel e la concessione del bar. Dovremmo semplicemente scartare la vostra richiesta in quanto formalmente scorretta, ma preferiamo rispondere punto per punto sperando che questa volta tutte le domande trovino risposta, una volta per tutte.
Partiamo dall’inizio: nel 2017 la gestione del bar e quella del centro sportivo erano separati e il rapporto era decisamente conflittuale: zero collaborazione con conseguente disservizio da una parte e dall’altra. Non c’era una “segreteria” presente per accogliere le richieste degli utenti con conseguente fatiche da parte di chi avesse bisogno di prenotare campi, salette o avere altre informazioni. La struttura come organizzata precedentemente proponeva un’offerta limitata di attività e lo scarso interesse da parte dei gestori rendevano il centro sportivo utilizzato al di sotto delle possibilità.

Detto questo, possiamo analizzare la cronistoria di quanto successo successivamente alle elezioni del giugno 2017.
Innanzitutto, la procedura per il nuovo bando di gara di gestione del centro sportivo era già stata avviata da Anna Franceschi (con documentazione inviata alla CUC). Da ricordare il fatto che tale bando non era mai stato sottoposto all’attenzione di maggioranza e minoranza in Consiglio Comunale, ecco che una delle vostre richieste di chiarimento trova risposta.

Continuando con la descrizione degli eventi: a gennaio 2018 la gara va deserta: questo perché l’unica associazione a presentarsi purtroppo commette errori procedurali inserendo la documentazione in un’unica busta anziché le tre indicate in bando, pena, appunto, l'esclusione.
Inviamo nuovamente richiesta alla CUC che ci dà l’opportunità di presentare la medesima impostazione di gara in modo da accelerare la procedura. C’è da considerare che CUC ha svariate richieste con conseguente lista d’attesa. Ci sono anche criteri oggettivi di precedenza per cui alla nostra richiesta ne sarebbero passate avanti altre più urgenti, se avessimo reimpostato completamente capitolato e bando.
Durante l’estate 2018 l’Associazione Polis Sport Sulbiate si ripresenta e, non commettendo i medesimi errori, si aggiudica l’appalto.

OSSERVAZIONI E DOMANDE RIFERITE ALLA PROCEDURA DI GARA
La Giunta ha deliberato sul Bando di Gara per la Gestione del Centro Sportivo; si ritiene che la delibera di indirizzi sia di competenza del Consiglio Comunale e non della Giunta Comunale, come stabilisce l’art.42 del D.lgs. 267/2000 che inserisce tra le competenze del Consiglio Comunale, alla lettera e) concessione dei pubblici servizi.
Risposta: quando siamo arrivati a giugno 2017 la procedura per il nuovo bando di gara di gestione del centro sportivo era già stata avviata da Anna Franceschi (con documentazione inviata alla CUC). L’iter era stato quindi attivato dalla vostra Amministrazione, di cui lei Stucchi era vicesindaco; Non ci risulta che abbiate sottoposto al Consiglio Comunale alcuna delibera d’indirizzo. Perché adesso addossate a noi questo errore procedurale quando lo avete commesso voi?

Per quanto riguarda la costruzione dei campi di padel tennis, abbiamo notato che nei documenti di gara per la gestione del Centro Sportivo Comunale non si fa cenno alla possibilità di proporre opere aggiuntive (capitolato-convenzione quadriennale per la gestione degli impianti del centro sportivo comunale di Sulbiate e nella lettera di invito). Non ci sembra pertanto che sia stato garantito il principio di trasparenza, non discriminazione e parità di trattamento che ogni stazione appaltante deve assicurare.
Risposta: la validità dei documenti di gara e la salvaguardia dei principi di trasparenza, non discriminazione e parità di trattamento sono aspetti tecnici la cui competenza non è addossabile alla Giunta. La regolarità delle procedure e il rispetto dei requisiti presenti nel bando sono stati valutati dalla CUC, che quando ha analizzato i documenti con l’offerta tecnica di Polis Sport Sulbiate non ha ravvisato alcuna irregolarità nel voler introdurre una miglioria in agGiunta ai requisiti minimi richiesti, tra l’altro miglioria che di fatto non grava in alcun modo sull’Amministrazione, tanto che la CUC avvalla l’intera procedura, senza segnalare alcuna irregolarità.
Ad ogni modo in convenzione (allegato 1 del bando di gara) viene esplicitato che:
Art. 10 – Modifiche degli impianti:
1. Il GESTORE potrà proporre all’Amministrazione comunale le modifiche agli impianti ritenute necessarie per la migliore esplicazione dell’attività sportiva, ricreativa e del tempo libero;
2. La competenza per le modalità di realizzazione delle predette modifiche è dell’Amministrazione comunale.
Dando quindi implicita possibilità a proporre delle modifiche in sinergia con l’Amministrazione

Visto che nella offerta tecnica di POLIS SPORT SULBIATE sotto la voce “impiantistica sportiva” tra gli obiettivi figura la “Realizzazione campi da Paddle con affiliazione di una nuova ASD, opera prevista nel prossimo biennio”. Ci pare alquanto strano che l’impegno sia generico e nell’offerta non venga definito il numero campi da padel-tennis che il proponente si impegna a costruire.
Sarebbe utile sapere per quale ragione ne vengono realizzati due.
Risposta: il numero di campi non viene definito in quanto al momento della presentazione dell’offerta tecnica non esisteva un progetto specifico, che invece si è sviluppato ed articolato successivamente, secondo una procedura standard seguita dall’Ufficio Tecnico.
Nell’arco del 2019 la procedura si va via via perfezionando e quindi l’Ufficio Tecnico e la Giunta hanno incontrato più volte l’operatore per decidere dove allocare i campi, con l’obiettivo di non creare disagio alle strutture e spazi preesistenti. La posizione che avrebbe avuto minore impatto visivo e acustico è quella dove si è poi proceduto a costruire la struttura. In quell’area lo spazio disponibile aveva la capienza per 2 campi; di qui la decisione di procedere con la realizzazione di 2 campi.

A nostro parere se l’intendimento dell’Amministrazione Comunale era quello di favorire una collaborazione pubblico–privato avrebbe dovuto utilizzare un procedimento diverso in cui era ben chiaro che non si trattava di una gara per la gestione del centro sportivo comunale ma oltre alla “gestione” veniva messa a gara anche la progettazione e la realizzazione di un certo numero campi da padel-tennis. In altre parole non sarebbe più stata una gara per la sola gestione del centro Sportivo ma sarebbe diventata una gara per la gestione del Centro Sportivo Comunale e per la progettazione e costruzione di campi di padel tennis.
Risposta: l’Amministrazione non aveva altri obiettivi se non il miglioramento del servizio e delle attrezzature del centro sportivo, con questo obiettivo si è operato, nel rispetto delle procedure e delle leggi. Non c’era alcuna intenzione di rivedere l’impianto di gara impostato dalla precedente Amministrazione perché fare quello che suggerite voi avrebbe significato chiudere il servizio per un tempo inaccettabile, vincolando ulteriormente l’esito del bando (chi avrebbe risposto ad un bando che includeva come requisito un investimento da centinaia di migliaia di euro per la costruzione di campi padel?) Senza parlare poi delle lungaggini amministrativo-burocratiche necessarie per attivare una nuova gara (ad esempio la lista di attesa della CUC), una mossa nettamente in contrasto con l’esigenza del paese.
Alla fine, la miglioria è arrivata in modo naturale dall’operatore che ha presentato l’offerta e che ha vinto il bando.

La documentazione di gara avrebbe dovuto essere, secondo noi, ben diversa da quella che è stata utilizzata dovendo prevedere a cura dell’Amministrazione Comunale la proposta di un progetto di fattibilità tecnico economico approvato dalla Giunta, del valore della concessione, di un piano economico finanziario (da cui derivavano la durata della concessione e le tariffe) e di un modello gestionale; oltre alle cauzioni per il regolare adempimento degli obblighi e la consegna del manufatto in buone condizioni ed infine la serie degli altri documenti, patti e condizioni che contribuiscono a regolare nel corso della concessione il rapporto tra concedente e concessionario.
Chiediamo inoltre se siano state chieste garanzie al privato.
Risposta: Ribadiamo che la scelta è stata quella di garantire in primis il miglioramento dei servizi erogati dalla struttura in tempi rapidi senza dover stravolgere la procedura di gara già avviata.
In merito alle garanzie non comprendiamo a cosa vi riferite, se vi riferite alle garanzie di carattere economico, dovreste aver letto nella delibera di Giunta n° 13 del 07.03.2019 che “gli impegni economici per la costruzione dei campi coperti per il gioco del Padel-Tennis sarà interamente sostenuto da SQUEEZE CAMUZZAGO ASD, ivi comprese le manutenzioni ordinarie e straordinarie per il periodo vigente di Convenzione”. Ricordo che il privato ha partecipato alla gara presentando un’offerta tecnica vincolante in cui era prevista la costruzione dei campi: quest’offerta rappresenta un contratto tra le parti a tutti gli effetti che Polis Sport era ovviamente obbligata a portare avanti, pena la cessazione del contratto.

A questo punto le tariffe sarebbero state individuate nell’ambito della gara (comprese anche tariffe agevolate per determinate categorie di utenti) e sarebbero state disciplinate ed aggiornate nella convenzione di concessione di costruzione e gestione in cui l’interesse pubblico va contemperato con il giusto profitto che spetta al privato che si assume il rischio di impresa.
Rischio di impresa che, in questo caso, non pare esserci per il privato vista la delibera n. 13 del 07.03.2019 avente per oggetto: “Approvazione progetto per realizzazione di n.2 campi da Padel Tennis coperti al centro sportivo comunale” che nel dispositivo dell’atto stesso dice testualmente:
“SQUEEZE CAMUZZAGO ASD gestirà in completa autonomia le prenotazioni e gli incassi derivanti dall’attività stessa sino a totale rientro dell’investimento”.
Risposta: la frase estrapolata dalla delibera di Giunta n° 13 del 07.03.2019 che citate, non dice che il privato non ha rischio di impresa: i costi di realizzazione, manutenzione e gestione sono in carico totalmente all’operatore, quindi se il padel tennis non dovesse funzionare Squeeze Camuzzago ASD correrebbe il rischio di non rientrare dall’investimento, mentre per l’Amministrazione non ci sarebbero costi. Non solo: la durata della gestione (di 4 anni + 4) potrebbe non essere sufficiente per rientrare completamente nell’investimento fatto; direi quindi che il rischio d’impresa c’è eccome e che l’unico a beneficiarne senza dubbi di sorta è Sulbiate.

REALIZZAZIONE DEI DUE CAMPI DA PADEL
L’atto che approva tale realizzazione è la DELIBERA DI GIUNTA N. 13 del 07.03.2019 avente a oggetto: Approvazione progetto per realizzazione di n. 2 campi da padel tennis coperti al centro sportivo comunale. In relazione agli atti compiuti in attuazione a tale delibera abbiamo rilevato i seguenti dubbi sui quali chiediamo chiarimenti e risposte.

Nella premessa la delibera correttamente fornisce indicazione che: “Nel Piano dei Servizi allegato al vigente P.G.T., all’articolo 35.3 si disciplina la realizzazione di attrezzature pubbliche o di uso pubblico da parte di privati.” L’articolo richiamato nel Piano dei Servizi, alle norme di attuazione recita testualmente:
• “La realizzazione di attrezzature pubbliche o d’uso pubblico da parte dei privati dovrà avvenire sulla base di un progetto preliminare pubblico con descrizione dettagliata dei caratteri funzionali e descrittivi dell’attrezzatura e di un successivo progetto definitivo, predisposto dal privato. L’Amministrazione Comunale dovrà comunque approvare il progetto definitivo, fatta salva la possibilità di richiedere eventuali necessarie modifiche“. Questo articolo a nostro parere dalla lettura degli atti ricevuti sembra non essere stato rispettato nonostante sia stato richiamato dalla delibera di Giunta.
Risposta redatta dall’Ufficio Tecnico: l’operatore ha presentato il progetto in attuazione all’offerta di gara, ed in conformità agli studi preliminari redatti dall’Ufficio Tecnico e condivisi con l’Amministrazione e il professionista incaricato oggetto dell’accordo con l’Istituto Diocesano. La presentazione del progetto da parte dell’operatore privato ha consentito la realizzazione dell’opera in tempi più brevi comportando anche una economia all’Amministrazione sollevandola dall’affidamento ad un tecnico esterno per la realizzazione di un progetto.
Il progetto preliminare curato dall’Ufficio Tecnico si è concretizzato negli studi di fattibilità redatti dal Geom. Parolini nella presentazione del manufatto che si andava ad approvare sulla parte a confine con l’Istituto Diocesano.
Il progetto definitivo invece è stato portato avanti dall’Architetto Formenti, il quale ha più volte incontrato la Giunta per decidere insieme quale potesse essere l’opera più adatta al centro sportivo e alla sua funzione, senza togliere spazio alla conformazione di allora.

Il successivo punto delle stesse norme di attuazione l’articolo 35.4 “ATTI DI ASSERVIMENTO E/O REGOLAMENTO D’USO DEI SERVIZI REALIZZATI DAI PRIVATI” dice: “i contenuti di tali atti da approvare con deliberazione del Consiglio Comunale devono riguardare:
• Le modalità d’uso delle attrezzature da parte dei cittadini, conformemente alle esigenze espresse dal Comune, sentita la comunità locale e/o i rappresentanti dei quartieri (orari, regolamento d’uso delle attrezzature e degli spazi).
• L’applicazione di tariffe ridotte per particolari categorie di utenti in condizioni svantaggiate indicate dal Comune.
• Gli obblighi del privato circa il mantenimento delle strutture in perfetto stato di efficienza
Non ci risulta dalla lettura degli atti ricevuti che neppure questi adempimenti siano stati osservati.
In convenzione, allegato n1 al bando, il Gestore si impegna a garantire per la durata della convenzione stessa la perfetta efficienza delle attrezzature e degli impianti sportivi, e non solo. La convenzione, quindi, rappresenta un atto formale a garanzia del buon funzionamento degli impianti. Qualora ce ne fosse necessità l’Amministrazione potrebbe in qualsiasi momento richiedere un sopralluogo a verifica di quanto sottoscritto.
Per quel che riguarda gli orari, il regolamento d’uso delle attrezzature e degli spazi sono anch’essi elencati in convenzione, allegato 1, sottoscritti dal Gestore.
Ciò a cui si riferisce nell’articolo 35.4, che non viene riportato in delibera di Giunta, riguarda le tariffe agevolate: si tratta sì di costruzioni in partenariato pubblico/privato, ma sono relative a servizi per lo più assistenziali, quali ad esempio case di cura, rsa etc. dove l’utilizzatore finale della struttura è già in una categoria particolare di utenti in condizioni svantaggiate che possono essere segnalate dal Comune. 
Di certo non si tratta di servizi sportivi, prettamente ludici.

La delibera prende atto: “Visto il progetto depositato al prot.1338 del 21.02.2019 da parte di POLIS SPORT SULBIATE e redatto dall’architetto Formenti Emiliano”. Abbiamo ricevuto copia di tali elaborati depositati da POLIS SPORT SULBIATE, a nostro parere non si possono definire “progetto” e sono totalmente sprovvisti della parte che riguarda i costi (anche la delibera si limita a descriverli in “circa 150.000” euro).
Risposta: ci ricolleghiamo a quanto detto poc'anzi, ovvero non dovendo l’Amministrazione finanziare l’opera, non è obbligatorio richiedere l’allegato di elaborati computo metrici, ma vale quanto presentato dall’architetto Formenti Emiliano. Se volete non chiamarlo progetto siete liberissimi di farlo, ma francamente non metterei in dubbio la competenza dell’Ufficio Tecnico e del professionista che hanno lavorato questa pratica, seguendo le norme.

Segnaliamo un’importante contraddizione nel testo della stessa delibera che pare non essere stata verificata dalla Giunta. Nella premessa della delibera si legge: “Al collaudo dell’opera la proprietà degli impianti sportivi di nuova realizzazione con le opere connesse ed i relativi arredi inamovibili sarà trasferita al Comune di Sulbiate senza che questo debba compenso alcuno a favore del concessionario POLIS SPORT SULBIATE/SQUEEZE CAMUZZAGO ASD” Nel dispositivo della stessa delibera invece si legge: “Alla scadenza della convenzione la proprietà degli impianti sportivi di nuova realizzazione con le opere connesse ed i relativi arredi inamovibili relativi arredi inamovibili sarà trasferita al Comune di Sulbiate senza che questo debba compenso alcuno a favore del concessionario (POLIS SPORT SULBIATE/SQUEEZE CAMUZZAGO ASD)”. Pertanto si chiede di chiarire quando è stata collaudata la nuova opera e, vista l’evidente contraddizione, quando verrà trasferita al Comune.
Risposta: ad oggi i documenti di collaudo sono stati redatti, è in corso di aggregazione la documentazione complessiva/finale per redigere l’atto formale di collaudo tecnico amministrativo e contestuale trasferimento della struttura nell’inventario dei beni comunali.
In questa sede si provvederà alla valorizzazione economica dell’intervento realizzato a mezzo di contabilità finale.

La delibera introduce patti o adempimenti per quanto concerne la SQUEEZE CAMUZZAGO ASD soggetto che non ci risulta che sia concessionario. A tale proposito si ricorda che i contratti pubblici sono in genere non cedibili anche parzialmente. Tra l’altro nei documenti di gara (il capitolato-convenzione quadriennale) all’art. 14 si dice: “è fatto espressamente divieto al gestore di sub concedere tutto o in parte e sotto qualsiasi forma l’appalto della presente concessione, pena la decadenza del contratto”.
Risposta: In delibera si trova il nominativo di Squeeze Camuzzago ASD che è una consociata di Polis Sport Sulbiate. Non si tratta di subappalto perché Polis Sport non si è rivolta ad una associazione o impresa esterna per portare avanti il progetto, bensì il progetto tecnico proposto in sede di gara è stato portato avanti tra consociate (trattasi di cordata e non Associazione Temporanea di Imprese), di cui Polis Sport Sulbiate risulta aggiudicataria del bando. Non c’è alcuna concessione di subappalto e di conseguenza nessuna violazione del contratto.

Nel dispositivo della delibera si legge: “Gli impegni economici per la costruzione dei campi coperti per il gioco del padel tennis sarà interamente sostenuto da SQUEEZE
CAMUZZAGO ASD ivi comprese le manutenzioni ordinarie e straordinarie per il periodo vigente di convenzione e in merito nulla potrà essere preteso dal gestore nel corso o al termine della concessione in premessa”. Non si motiva e francamente non si capisce perché la Giunta Comunale sostituisca SQUEEZE CAMUZZAGO ASD a POLIS SPORT SULBIATE (è quest’ultima che presenta il progetto dei campi di padel tennis che la Giunta approva) che è aggiudicataria della concessione. Inoltre ci sembra necessario spiegare perché si fa riferimento in questo atto ad una convenzione già approvata dalla Giunta Comunale e firmata in data 04.02.2019 che non tiene conto della costruzione e gestione del padel tennis.
Risposta: In delibera si trova il nominativo di Squeeze Camuzzago ASD e non di Polis Sport Sulbiate perché di fatto Squeeze è la consociata che ha investito sulla struttura: è quindi corretto che si faccia menzione di Squeeze e non di Polis Sport in modo da dare evidenza di questo aspetto.
Il 04.02.2019 si è firmata la scrittura privata n.5 come formalizzazione della convenzione; il fatto che nella convenzione non si tenga conto della costruzione dei campi padel tennis lo abbiamo già spiegato prima; non esisteva un progetto precostituito, ma solo una miglioria, espressa genericamente nel progetto di Polis Sport Sulbiate.

Nel dispositivo della delibera si legge: “SQUEEZE CAMUZZAGO ASD gestirà in completa autonomia le prenotazioni e gli incassi derivanti dall’attività stessa sino a totale rientro dell’investimento”. A nostro parere questo aspetto andava individuato, prima di tutto, nell’ambito della gara di concessione e successivamente disciplinato nella convenzione di concessione e costruzione bilanciando gli interessi pubblici con quelli del privato che ha diritto ad una giusta remunerazione dell’investimento.
Risposta: Su questo aspetto abbiamo lavorato molto con il Segretario Carrera per individuare la procedura più corretta e trasparente possibile. Si era addirittura messa in discussione la facoltà di Squeeze di introitare i ricavi derivanti dall’utilizzo dei campi, ma a fronte di un investimento di circa 150.000€ non poteva aver senso che Squeeze pagasse un affitto a Polis Sport proprio perché non era stata l’intera cordata né l'Amministrazione ad aver investito sulla struttura.
Si è anche discusso lungamente sulla questione del 35% di reinvestimento annuale da parte di Polis Sport, per capire se avesse senso inserire in questa percentuale l’investimento sui campi, ma di nuovo questo avrebbe creato dei disallineamenti tra quello che investe Polis Sport e Squeeze. Il 35% deve essere a servizio dell’intero Centro, non solo di una parte.
Lasciare a Squeeze gli incassi e gli oneri di gestione e manutenzione dei campi da padel tennis non favorisce gli interessi privati a danno degli interessi pubblici, in quanto a fine convenzione il Comune di Sulbiate si troverà proprietaria dell’opera, senza aver investito sulla stessa.

Nota: Durante l’estate del 2019 i giocatori hanno iniziato ad usufruire della nuova struttura con evidente beneficio per l’intero centro sportivo.

LOCAZIONE DEL BAR
Quali motivazioni hanno indotto l’Amministrazione a proporre a POLIS SPORT SULBIATE la locazione del Bar e per quali ragioni è stata definita un’asimmetria temporale con la gestione del Centro sportivo concesso per 4 anni ed il bar concesso per 6 anni. A nostro parere sarebbe stato opportuno, se si fosse voluto realmente ottenere una “unitarietà di conduzione”, inserire la locazione del bar nel bando per la gestione del Centro Sportivo Comunale.

Chiediamo per quali ragioni viene definito il Bar “attività complementare”.
• La locazione del bar al di fuori della gara per la gestione del Centro Sportivo Comunale andava individuata, a nostro parere, attraverso una procedura ad evidenza pubblica e non identificandola successivamente “quale attività complementare all’attività di gestione degli impianti sportivi” (dispositivo della DG n.25 del 11.04.2019). Si tratta di una decisione che non viene motivata ed è insostenibile e contradditoria perché la Giunta nei documenti di gara del Centro Sportivo Comunale si era chiaramente espressa all’art.7 del Capitolato Convenzione quadriennale che recita: “Il punto ristoro e l’area ad esso associata è scorporata dalla gestione affidata al gestore”. Posizione questa confermata nella convenzione del Centro sportivo Comunale firmata dai due contraenti il 04.02.2019.

• Comunque, facciamo notare che le “attività complementari” sono riferite alla Convenzione per la gestione del Centro Sportivo che avrebbe dovuto essere adeguata comprendendo la locazione del bar. Il fatto che ciò non sia avvenuto e si sia sublocato il bar è la dimostrazione che il richiamo alla “attività complementare” era fuori luogo e comunque smentito dagli atti della stessa Amministrazione Comunale.

Suscita perplessità la sub locazione del bar (DG n.42 del 20.06.2019) e ci domandiamo perché la Giunta a pochi giorni dalla sottoscrizione del contratto di locazione con ADS POLIS SPORT SULBIATE (firmato il 16.05.2019) acconsenta ad una richiesta di sublocazione del 20.05.2019 (solo 4 giorni dopo il contratto di locazione) a favore di SUL-BAR srls (DG n.42 del 20.06.2019) quando con delibera di Giunta DG n.25 del 11.04.2019 si afferma che: “l’Amministrazione Comunale ha ritenuto funzionale l’affidamento ad unico soggetto della gestione degli impianti sportivi e del punto ristoro” proponendo a POLIS SPORT SULBIATE il contratto di locazione.

Risposta: sul capitolo Locazione BAR, proviamo a rispondere con una cronistoria che indirizza tutte le domande su questo tema.

Abbiamo già detto che il bando per la gestione del centro sportivo è un regalo che ci siamo trovati in eredità dall’Amministrazione precedente (si ricorda Stucchi, c’era anche lei se non erro), e non prevedeva la gestione unica tra centro sportivo e bar…come avrebbe potuto!
Non capiamo quindi tutta la disquisizione sulla gestione unica: non c’erano né i presupposti né la volontà politica di interrompere un contratto e una gestione che non mostrava alcuna criticità. Le problematiche di cui sopra, e quindi di mancanza di collaborazione tra le parti, peraltro, nulla hanno a che vedere con l’assetto che ci siamo trovati a dover gestire, ma evidenzia quanto le amministrazioni precedenti non abbiano lavorato nella direzione della collaborazione tra le due gestioni, che avrebbero dovuto coesistere sinergicamente.
Il nostro obiettivo con la nuova gestione Polis Sport sarebbe stato quello di sedere regolarmente a tavoli per stendere regole chiare e condivise di convivenza.
Purtroppo però, a novembre 2018, senza alcun preavviso, il gestore del bar Il Vince chiude i battenti lasciando dall’oggi al domani il servizio sostanzialmente scoperto.
Interpellato immediatamente, il Segretario Carrera ci ha delineato due strade: un nuovo bando di gestione del bar, con tempistiche ipotizzate di 6 mesi/un anno (considerando la preparazione dei documenti e il CUC) oppure la concessione dei locali al gestore del centro sportivo (che di fatto ha diritto di prelazione, essendo gestore dell’intero centro).
Le due formule sono molto diverse perché da un lato c’è la gestione di un servizio regolato da contratto tra gestore e Amministrazione comunale, obbligo di esposizione tariffe e quant’altro. La seconda formula (in base a quanto stabilito dalla legge la durata di un contratto d’affitto è di sei anni per le attività commerciali. Tutti i contratti inferiori ai sei anni vengono considerati nulli, tranne nel caso di quello “transitorio“: in questo caso è necessario specificare perché l’attività ha una durata inferiore a ciò che è stabilito dalla legge, spiegazione ingiustificabile in tale contesto)

Non si parla quindi di gestione di un servizio di ristorazione, ma mero affitto di locali.
Anche qui: la scelta di Polis Sport di dare in gestione il bar non deve essere giustificata, perché il rapporto tra Amministrazione e gestore del centro sportivo, in questo caso mero affittuario, è un semplice contratto d’affitto: chiaramente l’intenzione è stata quella di avviare il servizio bar rapidamente, ma non attraverso una procedura di concessione del servizio.
Sarebbe stato invece grave confezionare un bando di gestione unica, questo sì, interrompendo la gestione del bar Il Vince conoscendo le reciproche posizioni di Polis Sport e del gestore del bar. Ad ogni modo questa opzione non l’abbiamo ritenuta percorribile (sì una scelta politica).

IN CONCLUSIONE
Il Centro Sportivo ora lavora meglio: ci sono alcuni dettagli da sistemare, meccanismi di monitoraggio da verificare, ma finalmente ci sono persone capaci e professionali che portano avanti la struttura SPORTIVA, incluso il servizio bar, con dedizione.
Abbiamo ripristinato un servizio pubblico che la vostra Amministrazione aveva lasciato lentamente degradare.
Stiamo perseguendo i nostri obiettivi politici guardando ai bisogni dei cittadini, nel rispetto dei regolamenti e delle leggi; se le procedure che stiamo adottando non sono in linea con le vostre convinzioni ci dispiace, ma non è questo un valido motivo per insinuare la cattiva Amministrazione del bene pubblico.

Sulbiate, 18.12.2019

                              L’ASSESSORE 

ISTRUZIONE, CULTURA, SPORT E TEMPO LIBERO

                       Valery Angela Bertolini

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