13 gennaio 2020

Dal Consiglio Comunale 19 dicembre 2019

Dichiarazione di voto in merito al punto 5 – MOZIONE PRESENTATA DALLA LISTA CIVICA SULBIATE INSIEME AVENTE AD OGGETTO: ”Tutela dei diritti e delle prerogative dei Consiglieri Comunali”.

Signor Sindaco, colleghi Consiglieri

siamo qui invitati a discutere una mozione proposta dalla lista civica “Sulbiate Insieme” dal seguente oggetto: “Tutela dei diritti e delle prerogative dei consiglieri comunali”; E’ curioso dover constatare come anche la nostra risposta a tale richiesta di discussione possa avere lo stesso titolo, perché anche il gruppo di maggioranza a sua volta considera le proprie azioni finalizzate a tutelare i nostri diritti. Ci riferiamo al diritto a mantenere un’immagine personale moralmente degna e integra, sia per le persone sedute in quest’assise sia del loro ruolo istituzionale: le due facce non sono in questo contesto scindibili poiché la vostra retorica critica l’azione politica insinuando al tempo stesso un’immorale intenzionalità a non tutelare gli interessi pubblici, spesso condita di epiteti fantasiosi rivolti più alla persona fisica e meno al ruolo ricoperto dalla stessa. Premettiamo ciò poiché leggiamo dalla vostra richiesta una ricostruzione dei fatti che incomincia da dove è più comodo a voi, dallo scorso consiglio comunale del 28/10/2019, contrariamente alla vostra abitudine di retrospezione storica, il più delle volte è sfociata in inattualità. Dunque tale ricostruzione è mancante dell’incipit, ossia la comunicazione pubblica contenente il passaggio da noi duramente contestato: “pasticci impastati a favore di amici e privati” senza tener conto dell’interesse pubblico, azioni chiaramente attribuite al Sindaco e alla Giunta. Lo ribadiamo poiché di questa goccia che ha fatto traboccare il vaso della nostra pazienza a subire decine e decine di accuse infondate non vi è traccia nella cronistoria che ci proponete nella richiesta.

Affermate che ogni vostra “azione pubblica riguarda SEMPRE i contenuti delle azioni amministrative […] e non ha mai avuto in nessun caso l’intenzione di attaccare le singole persone”, che non mettono “mai in discussione l’immagine e l’integrità di nessuna persona”; affermate che la vostra “comunicazione pubblica mette in evidenza esclusivamente criticità dei procedimenti […] che sono sempre provocate dalle scelte di indirizzo di parte politica”. Già in quest’ultimo passaggio si presuppone che eventuali criticità dei procedimenti sarebbero proprio una scelta, un indirizzo politico: alla faccia della presunzione di non colpevolezza. A priori qualsiasi procedimento irregolare è SEMPRE provocato in malafede da noi. Vi chiediamo: davvero considerate quanto affermate vicino al vero?

Siamo vittime ormai da due anni e mezzo di un linguaggio e di una retorica populista che, contrariamente alle intenzioni da voi ammesse, non perde occasione di denigrare non solo l’operato amministrativo della Giunta e del Sindaco, ma anche l’integrità morale e le capacità professionali e umane delle persone che vestono tali ruoli. Non vi è un’abitudine nostra a far scadere le vostre richieste ad attacchi personali, vi è un atteggiamento recidivo vostro a inserire nelle richieste offese gratuite perché infondate. Particolarmente ripetitiva suona poi l’accusa fantasiosa che da mesi dipinge l’intero gruppo di maggioranza come un burattino nelle mani del Partito Democratico, con un Sindaco inconsapevole e manipolato. Manipolato dal PD a concedere favori a privati nel non rispetto dell’interesse pubblico. Le prove di quanto affermate? Non spetta a voi dimostrarle ci dite. Allora nell’attesa che nessuno le fornisca impunemente ledete il nostro diritto ad un’immagine integra e dignitosa. Non ci credete? Ecco una rassegna delle vostre recenti comunicazioni pubbliche in bacheca e sul blog: (sono tutte citazioni)


  1. ORMAI E' EVIDENTE CHE IL P.D. MANOVRA LE DANZE A SULBIATE IN GIUNTA E CONSIGLIO.
  2. Cassago lavora nel Partito Democratico locale che da mesi manovra il sindaco e la lista civica avendo allontanato e emarginato tutti i "moderati" che hanno portato i voti necessari per vincere le elezioni del 2017. Adesso hanno partita vinta con il povero sindaco debole e inesperto
  3. Allora da una sindaca che si rifiuta di essere un leader non possiamo altro che aspettarci che continui a cercare di ingannare i suoi tifosi facendosi vanto della "innovazione" di occupare con le giostre l'ingresso della scuola, complimentandosi con la sua "brava assessora"
  4. Dal Partito Democratico di Sulbiate non possiamo aspettarci interventi di qualità, ma ci sentiamo di consigliare loro di evitare di mettere in piazza un sindaco che non dice nulla, che pensa di avere la bacchetta magica, che continua a vantarsi di essere inesperta, in balia della burocrazia, degli eventi
  5. UN SINDACO CHE SE NE FREGA: E' conclamata la malafede del Sindaco che insiste da 2 anni a dare colpa di questa situazione immorale in via Don Mario Ciceri
  6. Abbiamo da tempo capito che la sindaca - che per sua stessa ammissione si era presentata vantandosi "I‘inesperienza è la nostra forza" - è anche incapace di imparare dalle nuove esperienze, evita con cura di studiarsi le norme pubbliche, i compiti e i doveri del suo ruolo di sindaco. Abbiamo capito che è un sindaco che preferisce fare altro.
  7. Sono i preoccupanti segnali di un decadimento sociale e culturale causato dall'inefficienza di un'assessora, di una sindaca e di una giunta distaccate dalla realtà locale e orientate esclusivamente all'apparenza effimera delle feste a pagamento e delle ingannevoli informazioni
  8. I PEGGIORI OSCURANTISTI
    NON TRASPARENZA MA OSCURANTISMO è invece il termine giusto per qualificare la sindaca e la sua compagine di assessori e consiglieri
  9. UN SINDACO CHE SI PERMETTE DI RACCONTARE FROTTOLE A CUOR LEGGERO IN SEDE DI CONSIGLIO COMUNALE E' MOLTO PERICOLOSO PERCHE' APERTO A QUALSIASI AZIONE PUR DI CONSERVARE LA SUA (TRABALLANTE) POSIZIONE.
  10. [il nostro comune] è guidato da una lista civica che, come tutti sanno, nasce come una lista civica pastrocchio


Stilare questa top ten è stato semplice e rapido, poiché si possono trovare simili considerazioni in ogni vostra comunicazione pubblica. Non ci sembra che tutto quello che avete scritto “non ha avuto mai in nessun caso l’intenzione di attaccare le singole persone”, ci pare piuttosto una attitudine consolidata. Il reiterarsi di questo comportamento ci ha spinto, una volta che il limite era stato superato, ad agire presso le autorità competenti, non prima di aver chiesto a voi nelle sedi istituzionali chiarimento di quanto espresso. Vi abbiamo chiesto di ritirare quanto scritto laddove non corrispondesse al vero, oppure di dimostrare a noi e chi legge che è la verità. Contrariamente a ciò che asserite la Giurisprudenza in materia di bilanciamento tra diritto di critica politica e diffamazione ha fissato sentenza dopo sentenza dei criteri, dei “paletti”, atti a delimitare il tracciato dell’esercizio del diritto di dell’Art.21 della nostra Costituzioni in contesti politico-istituzionali o giornalistici. Secondo la sentenza di Cassazione n.51439 del 19/10/2013 è fondamentale, per evitare che la critica si trasformi in reato, che questa si fondi comunque su fatti veri. Insomma: eventuali interpretazioni soggettive dei comportamenti di una data persona non possono in ogni caso prendere spunto da una prospettazione dei fatti opposta alla verità. Insomma si tratta della maggioranza delle vostre illazioni: critiche basate su interpretazioni soggettive di comportamenti, non basate su fatti veri. Una seconda sentenza, 893/2015, sancisce il confine della critica fino al punto in cui essa non trascenda in attacchi e aggressioni personali diretti a colpire la figura morale del soggetto "criticato". Infine la critica politica non può estendersi fino diventare un'offesa alla reputazione personale dell'avversario (Cass. n.37220/2013). Dunque anche il vostro ruolo istituzionale che ricoprite quando a vostra firma affermate pubblicamente il pensiero collettivo di una lista civica ha delle regole. Nella vostra richiesta di discussione difatti giustificate così le azioni compiute dalle vostre persone fisiche: sono valide e accettabili poiché poste in essere nell’esercizio delle vostre funzioni rappresentative e di controllo. Mi dispiace ma questo non basta ad esimervi da qualsiasi responsabilità soggettiva di quanto decidete di firmare o pubblicare. Altrimenti tutto sarebbe lecito, qualsiasi affermazione o gesto, in nome di tale principio che voi oggi ci chiedete di assumere come indirizzo politico. Insomma secondo voi basta essere consiglieri per essere esenti da ogni forma di azione legale, anche laddove giurisprudenza asserisce il contrario.

E’ tanto più curiosa la richiesta poiché in netta contraddizione con il metodo di lavoro da voi descritto, che ugualmente vorreste assumere come impegno morale del Consiglio tutto. Punto a) richiedere documenti e chiarimenti, punto b) interpellanze e interrogazioni in sede di Consiglio, punto c) richiesta di intervento alle autorità competenti nei casi rimasti privi di soluzione.
Dunque il vostro stesso metodo prevede la possibilità di recarsi presso Prefetto, Corte dei Conti, Sovrintendenza dei Beni Culturali, autorità a cui vi siete rivolti, o avete “minacciato” di farlo, diffidando il sindaco a procedere in alcuni casi. Lo stesso metodo lo abbiamo utilizzato noi nel caso della vostra comunicazione: vi abbiamo chiesto scuse e chiarimenti in sede di consiglio, dopodiché, poiché privo di soluzione, abbiamo richiesto l’intervento dell’autorità competente ad intervenire in caso di diffamazione mossa da persone ad altre persone.

Chiediamo a voi di argomentare la differenza tra il vostro recarsi dalle autorità nell’esercizio delle vostre azioni di controllo (dunque ricorso all’autorità come strumento politico a fini politici, come le vostre comunicazione secondo voi), e il nostro recarsi alle autorità per difendere l’integrità morale della nostra immagine pubblica (denuncia come atto intimidatorio e volto ad attaccare le singole persone limitandone l’azione democratica, sempre secondo voi). Vi chiediamo come mai credete che le vostre azioni sono frutto di decisioni collegiali, ampi dibattiti e saggi iter valutativi mentre il nostro operato è l’imporsi di un partito esterno a questo consiglio su Sindaco e Giunta mentre gli altri consiglieri di maggioranza dormono? Sono vostre supposizioni, senza prove che corrisponda al vero. Per quanto riguarda questo metodo poi, lo riteniamo anche valido e un eticamente corretto… peccato che non è realmente quanto da voi messo in pratica nel corso degli anni. Ciò che mancate di riferire è il punto successivo al punto c), ossia il momento in cui, senza aspettare che l’autorità competente si pronunci   circa i dubbi procedurali da voi sollevati, diramate comunicati pubblici in cui, senza elementi probatori, dichiarate che siamo spie appartenenti al Partito Democratico sotto copertura, che il Sindaco, oltre ad essere incompetente, è manovrato come una marionetta e che agiamo in malafede favorendo privati e  non l’interesse di Sulbiate e dei suoi cittadini. Oltretutto perseverate nel diffondere informazioni false circa i mancati chiarimenti da parte nostra in risposta a vostre richieste: non è vero che non avete avuto risposte, ma semplicemente non avete avuto conferma di quanto sospettavate; cari colleghi di minoranza, ciò non significa che non vi abbiamo risposto, ciò non significa che siccome non vi abbiamo dato ragione, ve la arrogate e con essa il diritto di poterci diffamare senza dimostrare la fondatezza delle vostre supposizioni e impunemente.

In conclusione, la decisione di rigettare le vostre richieste prende tutto ciò in considerazione e non può che essere così dal momento che il metodo che ci chiedete di assumere per una maggiore collaborazione e convivenza pacifica in questa sede non è verosimile al metodo che avete adottato finora, e riteniamo che anche in futuro non vi atterrete a quanto descritto come iter di lavoro. O almeno finché non riconoscete di aver esagerato nei toni accusatori e denigratori della vostra comunicazione politica.

Gruppo Consiliare Per Sulbiate

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