23 maggio 2021

Domenica 23 maggio 2021 - Fermiamo Pedemontana - Presidio Vimercate/Sulbiate

Un aggiornamento fotografico dal presidio di Cascina Cà dove oggi si è discusso di Pedemontana ed è stato possibile sottoscrivere la petizione europea n. 0321/2020 ''No alla costruzione dell'A.P.L.'' (è  possibile sottoscrivere anche su change.org la petizione “Fermiamo Pedemontana”). Un ottima partecipazione fin nel pomeriggio che ha permesso di raccogliere tre fogli fronte retro di firme, consegnate poi a Legambiente a Velasca.

La nostra lista civica di maggioranza, rappresentata dal sindaco Carla Della Torre e da tutta la giunta comunale, Guglielmo Stucchi, Matteo Dosso, Valery Bertolini ed Elena Zoia, ha aderito al presidio di Cascina Ca' contro la costruzione dell'autostrada Pedemontana.

Tante persone tutte unite per fermare questa distesa di cemento e salvaguardare il nostro territorio ed il verde caratteristico di campi e spazi aperti che rappresenta la bellezza dei nostri paesi.

L'amministrazione di Sulbiate dice no a questo progetto, ed ha scelto di investire proprio nella riqualificazione di sentieri e collegamenti ciclopedonali tra comuni, il primo ad essere realizzato sarà proprio quello tra Sulbiate e Vimercate dove oggi si è svolta la manifestazione. Un segno concreto della direzione di questa amministrazione e di uno sviluppo sostenibile.





















L'idea di Pedemontana è vecchia di 40 anni ed è da sempre sostenuta dagli interessi economici forti, rappresentati non solo dalle imprese legate alle costruzioni, ma anche da quelle che traggono profitto dalla costante urbanizzazione conseguente ad ogni nuova strada.

Pedemontana è ferma da tempo per mancanza  di finanziamenti dagli investitori privati. Regione Lombardia continua però a volerne ostinatamente il completamento, cercando, di attirare capitale privato con ambigue operazioni di supporto a mezzo di denaro pubblico e con la speranza di poter attingere alla montagna di soldi del Recovery Fund.

Se la procedura pubblica per il reperimento delle necessarie risorse finanziarie è andata deserta, quella per individuare i privati a cui affidare la costruzione delle tratte B2 e C dell’autostrada della futura A36 si è invece conclusa positivamente due mesi fa: ad aggiudicarsi il gigantesco appalto è stato il Gruppo Webuild (Salini-Impregilo) con Pizzarotti (già protagonisti della realizzazione della tratta A e del primo lotto delle tangenziali di Como e Varese) che però, ovviamente, non potranno dare il via al cantiere fino a quando non verranno recuperati i fondi. Per quanto riguarda la tratta D, quella destinata a correre lungo i campi del Vimercatese, almeno per il momento, non è stata avviata nessuna procedura pubblica.

Pedemontana non rappresenta la soluzione adeguata per la mobilità della Brianza, devasterebbe ulteriormente il territorio e aggiungerebbe problemi a problemi per l'ulteriore antropizzazione che essa indurrebbe. In Brianza, invece di un’autostrada, servirebbero tramvie e metropolitane, una rete ferroviaria potenziata ed efficiente una ciclabilità diffusa.

Chi si ostina a volere completare questa impattante autostrada dal bilancio economico e ambientale disastroso, ci inganna perpetuando un modello di sviluppo sconsiderato e insostenibile e certo non vuole una vera transizione ecologica.

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