Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuseppe Conte
Alla Ministra dell’Istruzione
Lucia Azzolina
e p.c.
Al Sen. Roberto Rampi
All’On. Gian Mario Fragomeli
Oggetto: contributi scuole paritarie – richiesta incremento fondo straordinario
Gentilissimi,
il Sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie
private e degli enti locali secondo quanto stabilito dalla legge 62 del 2000.
Tale considerazione, come noto, ha permesso di integrare l’offerta formativa, rendendola
accessibile alle famiglie e valorizzando competenze ed eccellenze territoriali, oltre a garantire
un numero di posti adeguato alle esigenze di ogni specifica collettività.
In qualità di Sindaci della Provincia di Monza e della Brianza in rappresentanza di 24 Comuni,
siamo costantemente impegnati nel garantire un adeguato livello di formazione per la
crescita dei nostri ragazzi, vogliamo qui esprimere le nostre preoccupazioni per il futuro di
questi Istituti, considerate le crescenti criticità economiche con le quali hanno già dovuto
confrontarsi in questo periodo emergenziale.
Le Scuole paritarie, in particolar modo nella fascia d’età compresa fra i 3 e i 6 anni,
rappresentano un punto di riferimento ormai imprescindibile per gli Amministratori locali e
per i cittadini dato il radicamento degli istituti nei rispettivi territori e considerato il legame
sussidiario con l’offerta statale e comunale.
Le scuole paritarie sono ricche di storia, sono state volute fortemente dalle famiglie nel corso
degli anni, e sono costantemente supportate dagli Enti locali attraverso convenzioni con i
Comuni che ben ne comprendono l’utilità ed il valore.
Il valore di tutte le scuole – siano esse statali, provinciali, comunali o paritarie – impone una
riflessione che ponga al centro il diritto del bambino a ricevere una adeguata formazione e
un’ampia libertà di scelta.
Come noto, per le scuole dell’infanzia e i servizi educativi FISM - Federazione Italiana Scuole
Materne - le entrate per il pareggio di bilancio sono costituite delle rette delle famiglie.
Introiti che, al momento, sono sospesi considerata la forzata chiusura delle scuole e la
sospensione delle lezioni. Non solo: numerose scuole paritarie si sono attivate per rimborsare
rette scolastiche relative al mese di marzo, attuando un gesto di forte vicinanza alle famiglie
ma rendendo, nei fatti, ancor più precaria la loro stessa sostenibilità finanziaria.
I Comuni hanno comunque erogato – persino in anticipo sui tempi originariamente
programmati – i contributi spettanti ai plessi, dimostrando concretamente l’importanza che
le Amministrazioni riconoscono a tali istituti.
La situazione che ci viene presentata da più parti è però la medesima. L’impossibilità di
introitare le rette delle famiglie pone un punto interrogativo sul futuro dell’offerta formativa,
un pericolo che potrebbe compromettere il diritto all’istruzione che vogliamo assicurare ad
ogni bambino.
Al contempo, la perdita dell’offerta formativa paritaria comprometterebbe, a livello locale,
l’equilibrio dei percorsi formativi che consentono ai nostri ragazzi di poter scegliere
metodologie di insegnamento e formatori, sentendosi insieme con le loro famiglie davvero
protagonisti nel cammino dell’istruzione.
Condividiamo la nota della FISM dove si specifica che l’emergenza sanitaria da Covid-19 “e la
conseguente sospensione/chiusura di ogni attività didattica ha riproposto nella riflessione
pedagogica il valore della scuola come comunità educativa, dove la qualità delle relazioni tra
tutti gli attori – bambini, insegnanti, famiglie – determina il livello della qualità dell’attività
educativa e scolastica, che non è legato solo al puro apprendimento”.
Il DL Rilancio prevede lo stanziamento di 65 milioni di euro per i servizi educativi e le scuole
dell’infanzia paritarie (comunali comprese) e 70 milioni di euro per le scuole paritarie
primarie e secondarie (alla scuola statale sono destinati 1,5 miliardi di euro).
Risorse alle quali occorre, al più presto, intervenire con ulteriori integrazioni per tutelare
posti di lavoro (la Cassa integrazione del corpo docente è scaduta al 31 maggio, con le
inevitabili conseguenze per i bilanci di chi dal mese di marzo è soggetto a una consistente
riduzione dello stipendio) e per tutelare il diritto alla scuola delle nostre giovani generazioni.
Per molti dei nostri Comuni, le scuole dell’infanzia quasi nella loro totalità sono paritarie e la
loro chiusura rischia di compromettere il sistema educativo 0-6 anni.
Chiediamo al Governo e al Parlamento che:
- sia decisamente incrementato il fondo straordinario di 65 milioni destinati a coprire i costi
fissi della forzata chiusura – tuttora in corso – dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia
paritarie;
- valuti il supporto economico necessario a garantire la funzionalità economica delle scuole
paritarie non venga esclusivamente demandato ai Comuni
- preveda risorse economiche adeguate per garantire la ripresa dell’attività nel prossimo
anno scolastico;
Concludiamo riallacciandoci proprio a quanto previsto dalla legge 62/2000: il Sistema
nazionale di istruzione è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie, un dato di fatto
che richiede da parte di tutti gli istituti il rispetto delle medesime norme, ma anche il diritto
ad un supporto economico che sia simile o paritario.
Nella certezza di un Vostro ascolto, porgiamo cordiali saluti.
Il Sindaco di Lissone Concettina Monguzzi
Il Sindaco di Seregno Alberto Rossi
Il Sindaco di Desio
Roberto Corti
Il Sindaco di Cesano Maderno
Maurilio Longhin
Il Sindaco di Brugherio
Marco Troiano
Il Sindaco di Muggiò
Maria Fiorito
Il Sindaco di Agrate Brianza
Simone Sironi
Il Sindaco di Arcore
Rosalba Colombo
Il Sindaco di Barlassina
Piermario Galli
Il Sindaco di Bellusco
Mauro Colombo
Il Sindaco di Bernareggio Andrea Esposito
Il Sindaco di Caponago Monica Buzzini
Il Sindaco di Carnate
Daniele Nava
Il Sindaco di Cavenago
Davide Fumagalli
Il Sindaco di Macherio Mariarosa Redaelli
Il Sindaco di Nova Milanese Fabrizio Pagani
Il Sindaco di Ornago
Daniel Siccardi
Il Sindaco di Ronco Briantino
Kristiina Loukiainen
Il Sindaco di Sulbiate Carla Della Torre
Il Sindaco di Triuggio Pietro Cicardi
Il Sindaco di Usmate Velate Lisa Mandelli
Il Sindaco di Vedano al Lambro Renato Meregalli
Il Sindaco di Verano Brianza
Massimiliano Chiolo
Il Sindaco di Villasanta
Luca Ornago
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