“Dobbiamo accogliere?”. Una domanda importante, in questi anni di flussi migratori che hanno visto l’aumento di persone obbligate a lasciare casa propria per motivi vari - dalla guerra alle persecuzioni, dalle calamità naturali alla mancanza di opportunità per una vita dignitosa – in particolare dal Medio Oriente e dall’Africa centrale. I Comuni - e con loro i propri cittadini - sono coinvolti nell’accoglienza di richiedenti asilo sia direttamente tramite l’adesione allo Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) sia con la presenza di Cas (Centri di accoglienza straordinaria) sul proprio territorio. A oggi, data anche la difficoltà da un lato a capire a fondo le dinamiche di queste migrazioni, dall’altro a trovare un sistema di accoglienza che abbia maggiori riconoscimenti e collaborazione da parte degli altri Stati europei ed eviti in tutto e per tutto sprechi e malaffare, rimane alta la necessità di amministratori comunali e cittadini di comprendere meglio il fenomeno per poi riuscire a governarlo nel migliore dei modi, senza subirlo: per tale motivo Aeris cooperativa sociale ha scelto di compiere questa azione informativa e culturale nel territorio in cui gestisce la presenza di richiedenti asilo e rifugiati.
Dal 5 ottobre al 22 novembre 2018, con cadenza tendenzialmente bisettimanale, si terranno cinque incontri pubblici in altrettanti paesi (5/10 Mezzago, 19/10 Cavenago, 26/10 Sulbiate, 8/11 Bernareggio, 22/11 Bellusco, tutti con inizio alle ore 21) che si sono riuniti per creare un percorso di serate informative sul tema migratorio, partendo direttamente dalle tematiche più sensibili come il rapporto tra migrazioni e lavoro, la paura del “diverso”, le modalità di accoglienza, la questione delicata dei minori stranieri non accompagnati. Sono stati invitati giornalisti che operano alle frontiere e nei luoghi di conflitto, esperti dei singoli temi, protagonisti di esperienza dirette di accoglienza virtuosa per il proprio territorio. Gli incontri prevedono interventi dei relatori e momenti di dialogo con le persone presenti, nell’ottica di dare strumenti concreti per migliorare la propria conoscenza dei fenomeni migratori e di quello che accade sia nei Paesi di provenienza sia nella quotidianità dell’accoglienza italiana ed europea.
Dal punto di vista economico, Aeris (come avvenuto nella prima edizione di “Dobbiamo accogliere?”, svoltosi nel 2017 tra Camparada, Arcore, Lesmo e Villasanta) si fa carico di ogni costo di coordinamento operativo per la preparazione degli incontri, compresi gli inviti agli ospiti e ogni aspetto della logistica. D’accordo con i Comuni coinvolti, anticipa le spese di viaggio e presenza dei relatori che poi verranno rimborsate dai cinque Comuni ospitanti suddividendo equamente la spesa, che secondo una stima ponderata non supererà i 350 euro ciascuno, con la speranza (vedi biglietti dei treni e alloggio) di scendere ulteriormente.
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