25 aprile 2018

25 APRILE 2018


Oggi 25 aprile 2018 si ricorda il settantatreesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dall'occupazione nazifascista. Si commemora il 25 aprile 1945, giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia di Milano guidato tra gli altri da Sandro Pertini, proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. In quella data alle forze partigiane venne indicato di passare all'azione colpendo i presidi fascisti e tedeschi ancora presenti e imponendo loro la resa, prima dell’arrivo degli Alleati. Il Comitato di liberazione poi,  “in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano”, iniziò a emanare decreti legislativi, tra cui la condanna a morte dei gerarchi fascisti e del capo del fascismo, Benito Mussolini. In quei giorni, vennero liberate le principali città del Nord,  Bologna, Venezia  Genova,  il 3 maggio si poté dichiarare conclusa la  Guerra  con la resa delle forze nazifasciste.

Il 25 Aprile e’ una data fondamentale per la storia moderna del nostro Paese, è l’inizio di una serie di passaggi che stanno alla base della nostra democrazia e della nostra convivenza: ricordiamo oggi il sacrificio delle decine di migliaia di persone, di militari, partigiani, donne, uomini, ragazzi, deportati, militari che vollero conservare la dignità di cittadini del nostro Paese, perdendo anche la vita per la libertà, per ridare all'Italia la sua dignità.

Questa è una parte della nostra storia. E’  la cronaca dell’epilogo  di una tragedia che ha segnato con dolore profondo la nostra Nazione l’Italia  e il mondo intero e che costringe noi tutti, ancor oggi, ad una riflessione comune sugli orrori della guerra e sulle immani sofferenze patite dalla popolazione civile. Bisogna tornare a parlare della guerra  e del devastante  impatto che ha sulle generazioni.

Non abbiamo imparato: la guerra è sempre presente nel mondo non è mai finita. E allora di  cosa ci siamo dimenticati?

Si dice che i giovani non conoscono la storia e i valori perché  non hanno conosciuto la guerra ma siamo tutti noi che ci siamo disinteressati che non abbiamo educato o non siamo stati educati a riconoscere che la libertà è   poter pensare diversamente, discutere, dibattere. Tutt’oggi ancora si assiste  al ritorno del pensiero unico. Idealismo e individualismo dittatoriale  sono ideologie  piu’ affascinanti di chi ti insegna a pensare con la tua testa e a metterti al servizio del prossimo. Dobbiamo essere capaci di ammettere che è piu’ facile voltare la faccia da un'altra parte  o stare fermi, immobili  piuttosto che affrontare  il decadimento dei valori della democrazia  e della libertà. Ma puntuale arriva il 25 aprile. Questa data deve essere  pungolo di risveglio costruttivo. Facciamo in modo che i nostri caduti ci risveglino ogni giorno che  ogni nostro gesto e pensiero sia pervaso dal ricordo del loro sacrificio.

Ricordiamo ogni giorno chi ha dato la vita  perché oggi noi si possa vivere liberi.

L’Articolo 11 della Costituzione Italiana recita: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; da queste parole che sono state scritte anche con il sacrificio dei nostri soldati caduti o dispersi
Casiraghi Ambrogio, Colombo Attilio, Crippa Carlo, Stucchi Annibale, Biella Pietro, Biffi Lorenzo, Brambilla Luigi, Brioschi Ferdinando, Cantù Egidio, Cantù Ernesto, Casiraghi Angelo, Casiraghi Giuseppe, Colnago Gilio, Colzani Giovanni, Dosso Carlo, Leoni Luigi, Leoni Mario, Mattavelli Umberto, Perego Luigi, Perego Mario, Ravanelli Giuseppe, Sironi Alessandro, Stucchi Edoardo, Stucchi Luigi, Mattavelli Angelo deportato civile,  Rigamonti Agata vittima civile
ne esca rafforzata la consapevolezza del valore inestimabile della pace, che ciascuno di noi è chiamato ancor oggi a difendere attraverso il dialogo, il rispetto reciproco, la tolleranza.

Di queste persone dobbiamo raccontare ai nostri giovani  e farne memoria.

Come possiamo essere noi quelli che pretendono  che i giovani capiscano il valore della vita il valore di tante persone  che hanno dato la loro  vita per salvarne altre quando per fermare una guerra armiamo uomini per combattere altri uomini. Oggi si ricordano i nostri morti i nostri eroi. Preghiamo  per loro ma   non  prendiamoli piu' in giro. Basta Guerre,  il 25 aprile del 1945  come la storia ci insegna il popolo Italiano, oppresso dal fascismo e stremato dalla guerra, è insorto.  L’ha fatto. Ha trovato la forza  è stato capace 73 anni fa di fermare la guerra  insegnandoci  a coltivare e fare crescere il valore della pace.Loro e migliaia di persone ancora oggi sono vittime di questo voltarsi dall'altra parte…

Viva l’Italia.  

Cimitero Comunale di Sulbiate, 25 aprile 2018

Il Sindaco 
Della Torre Carla Alfonsa 

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